ETF: l’investimento semplice che batte lo stock picking
- InsurFin Lab

- 1 ago
- Tempo di lettura: 3 min

Investire con successo non richiede un quoziente intellettivo di 160. Quel che serve è disciplina — Warren Buffett
Ti è mai capitato di sentirti perso tra mille opzioni?
Negli ultimi anni, investire è diventato più semplice, almeno all’apparenza. Bastano pochi clic su un’app per comprare azioni, e online trovi consigli, video e “guru” che spiegano come fare soldi in Borsa.
Ma con tutta questa abbondanza, è facile sentirsi confusi. E così molti partono lanciandosi nello stock picking, ovvero la scelta autonoma dei singoli titoli: compro Tesla, vendo una banca, seguo l’amico “che ne capisce”...
Funziona? A volte sì, spesso no. E quasi mai nel lungo periodo.
Tutti un po’ Warren Buffett? Magari…
L’idea è affascinante: studio il mercato, scelgo le azioni giuste e batto la Borsa. Ma anche chi lo fa di mestiere spesso fallisce. Davvero.
Secondo uno studio di S&P Dow Jones Indices, più dell’80% dei gestori attivi non riesce a battere il mercato nel lungo periodo.E noi, senza strumenti, tempo o sangue freddo… pensiamo di riuscirci meglio?
Immagina questa scena: Luca decide di investire in un ETF che replica l’S&P 500 e lo tiene lì per dieci anni.Marco invece cambia continuamente: oggi una tech, domani una banca, dopodomani un consiglio letto su un forum.
Indovina chi sta meglio dopo dieci anni? Spoiler: probabilmente Luca. E non solo per il rendimento, ma anche per lo stress risparmiato.
Ma quindi, cosa sono questi ETF?
Un ETF, detto semplice, è un fondo che “copia” un indice o un gruppo di aziende. Ne compri uno e ti ritrovi esposto a centinaia di titoli in un colpo solo.
Tipo? Il Nasdaq 100, che include le big tech. Oppure un ETF sull’energia pulita, sull’Europa, o persino sul mondo intero.
Il bello è che:
costa pochissimo
è trasparente (sai sempre cosa contiene)
si compra e si vende come un’azione normale
ti dà una diversificazione immediata
Insomma: pochi clic, poca ansia, tanta sostanza.
I pericoli (sottovalutati) dello stock picking
Fare stock picking non è sbagliato in sé. Ma è difficile. E comporta dei rischi non da poco.
Il primo è il rischio di concentrazione: metti i tuoi soldi su 3 o 4 titoli, e se uno di questi crolla, soffri subito.
Poi c’è l’aspetto emotivo: compri quando tutti sono euforici, vendi nel panico. E spesso perdi proprio per questo.
Infine, c’è la sindrome dell’esperto: pensi di aver capito tutto... finché il mercato ti smentisce.
La Borsa è uno strumento per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti — Warren Buffett
Il vero vantaggio degli ETF? Il tempo
Gli ETF non ti promettono miracoli. Ma fanno una cosa molto più utile: lavorano per te nel tempo.
Con un piano regolare, anche di piccoli importi, puoi costruire un portafoglio robusto e coerente. Senza dover azzeccare il momento giusto, senza rincorrere le notizie.
Un esempio semplice: Metti da parte 200 euro al mese in un ETF globale che rende in media il 7% all’anno.Dopo 20 anni hai investito 48.000 euro. Ma grazie all’interesse composto… ne ritrovi oltre 100.000.
E hai vissuto nel frattempo, invece di stare tutto il giorno a guardare i grafici.
Sono adatti a tutti?
Sì, ma serve un po’ di buon senso. Gli ETF non sono bacchette magiche, ma strumenti. E come ogni strumento, vanno usati bene:
Scegli ETF che siano coerenti con i tuoi obiettivi (crescita? stabilità? dividendi?)
Evita di accumularne troppi “a caso”
Ricorda che anche loro possono scendere di valore nei momenti difficili
La differenza è che, con un ETF, puoi resistere e ripartire. Non devi decidere ogni giorno cosa fare.
Ma allora… perché non se ne parla ovunque?
Domanda giusta. In effetti gli ETF non sono ancora popolari come dovrebbero.
Perché?
Non li conosce quasi nessuno
Non hanno “incentivi nascosti” per chi li vende
Non fanno promesse irrealistiche
Gli ETF non vendono sogni. Offrono soluzioni semplici e concrete. E forse per questo attirano meno l’attenzione.
Concludendo: meglio regolari che geniali
Viviamo in un’epoca in cui tutti vogliono stupire, ma chi investe con calma e metodo è quello che ottiene i risultati migliori.
Gli ETF ti aiutano a restare lucido. A risparmiare. A non complicarti la vita.
La semplicità è la massima sofisticazione — Leonardo da Vinci
Vuoi fare un passo in più?
Se vuoi capire come costruire un portafoglio ETF adatto a te, o se ti interessa portare l’educazione finanziaria nella tua azienda o nella tua scuola, scrivimi.
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✍️ A cura di InsurFin Lab
Strategie per una Finanza che Cambia




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