La domanda determina il prezzo del Bitcoin, meno rilevante è il fattore scarsità.
Credo sia chiaro a tutti che il Bitcoin, essendo un asset digitale con proprietà uniche, non può essere assimilato ad un investimento azionario o obbligazionario, né tantomeno a delle valute.
Molti lo considerano "l'oro digitale" e hanno cercato di creare modelli che spiegassero il fenomeno di crescita del valore del Bitcoin con modelli basati soprattutto sul fattore legato alla scarsità, tipico di questa Crypto Asset.
Il modello creato da Daniele Bernardi, CEO di Diaman Partners, dimostra che le assunzioni adottate in alcuni di questi studi hanno alcuni difetti di natura strutturale.
Il Bitcoin, così come la maggior parte dei digital assets attualmente in circolazione, varia maggiormente rispetto alla domanda che alla sua caratteristica intrinseca della scarsità.
L'assunto che Daniele Bernardi si è posto è quello di realizzare un modello matematico che tenga conto del tasso di crescita della domanda di Bitcoin e soprattutto dimostrare se questo fattore fosse indicativo del valore della regina delle crypto nel tempo.
Un modello per calcolare la Capitalizzazione del Bitcoin e quindi il valore dello stesso, potrebbe essere quello di stimare il numero di Wallet in circolazione (NW) per l'ammontare medio di dollari (A) all'interno di ogni singolo Wallet:
C = NW x A
Definito il numero di Wallet attualmente in circolazione (dato molto facile da sapere grazie alla trasparenza della Blockchain) e il suo trend di crescita, potremmo avere una utile indicazione del trend di crescita del Bitcoin stesso, in base al grafico seguente in scala logaritmica:
Figura 1: Numero di Wallet nel tempo in scala Logaritmica e sua regressione (power law)
Il grafico in scala logaritmica ci permette di proiettare il numero di Wallet nel tempo e di stimare il suo tasso di crescita attraverso la regressione (in curva di potenza) rappresentata dalla curva tratteggiata in rosso.
Stimata la crescita del numero di Wallet, resta da analizzare se esiste un ammontare medio di USD per ogni Wallet che possa considerarsi costante nel tempo.
Il grafico seguente mostra proprio l'andamento dell'ammontare medio di USD per Wallet in un sufficiente periodo di tempo:
Figura 2: ammontare di USD per Wallet nel tempo (Elaborazione: Diaman Partners)
Chiaramente il valore medio di USD non è stabile nel periodo considerato, ma oscilla con una forte volatilità e pertanto è stato necessario analizzare tali oscillazioni comprese tra il 10° e il 90° percentile, che ovviamente dipendono dall'andamento del valore del Bitcoin contro il USD.
Quindi riprendendo la formula precedente per calcolare il valore di capitalizzazione del Bitcoin, numero di Wallet in circolazione moltiplicato per l'ammontare medio di USD in portafoglio, possiamo definire le due bande tra cui possiamo ragionevolmente aspettarci che il Bitcoin oscillerà nel tempo.
Figura 3: Capitalizzazione del Bitcoin nel tempo con le bande derivanti dal tasso di adozione
Come si può notare dal grafico, la capitalizzazione del Bitcoin è ben descritta dalle due bande del novantesimo e del decimo percentile di ammontare di USD per Wallet. Pertanto il modello dimostra che se la domanda di Bitcoin continuerà a crescere al ritmo indicato in figura 1, la la capitalizzazione dello stesso Bitcoin continuerà a cresce nel tempo.
Precedenti modelli basati sulla crescita del Bitcoin sulla base della scarsità hanno stimato che la capitalizzazione dello stesso potrebbe arrivare a 10 Trillion di USD nel 2025, mentre il modello elaborato da Diaman Partners stima che tale capitalizzazione potrebbe essere raggiunta entro il 2032, con un ritardo di circa 7 anni.
Suggerimento per l'investitore.
Stabilito che il prezzo del Bitcoin cresce in funzione della domanda, credo che ogni risparmiatore dovrebbe riflettere sull'opportunità di inserire nel proprio portafoglio una certa dose di Crypto Asset.
Anche se qualsiasi modello non può dare la matematica certezza che il Bitcoin farà 10X (ovvero decuplicherà l'attuale valore) nel prossimo futuro, la domanda da porsi è una sola: conviene inserire questo asset, così volatile, nel proprio portafoglio investimenti?
La risposta è si. La sola accortezza da prendere in considerazione per i meno esperti, è di limitare l'investimento in Crypto asset al massimo al 10% dei propri risparmi.
Il Bitcoin è ormai una realtà consolidata, con miliardi di dollari di scambi giornalieri, “potrà piacerti o meno, potrai denigrarlo o acclamarlo, l’unica cosa che non potrai fare è di ignorarlo”.
Se vuoi approfondire l’argomento scrivimi in DM o lasciami un commento.
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